La cultura aborigena è una delle più autentiche in Australia. Si tratta di una tradizione fortemente legata all’arte, che si può osservare nelle molte gallerie e nei siti naturali che ripercorrono storia e cultura di questo popolo.

Uno di questi siti è la gola di Carnarvon (Carnarvon Gorge), nel Queensland, ricca di pitture rupestri. Un’altra esperienza è quella nella Dampier Peninsula, dove si trovano molte comunità divise in tribù, protette perchè vero patrimonio della storia australiana.

Area simbolo del popolo aborigeno è sicuramente il Northern Territory. Qui gli antichi abitanti occupano più di metà del territorio. Bisogna sottolineare che l’interesse per questa cultura è sempre più forte, perchè gli aborigeni si stanno lentamente aprendo agli stranieri.

Un’esperienza da non perdere a Cape Leveque è quella che porta a scoprire i segreti della cerimonia delle lance, accompagnati da una guida locale. E poi afferrare una lancia per pescare o cercare i granchi di fango. E ancora assaporare un barbeque con il servizio “bush butler”,con uno scenario dai colori magnifici. Sarà indescrivibile l’emozione di trascorrere una giornata con aborigeni e guide locali.

Aborigeno

Conosciuto in tutto il mondo per le sfumature di rosso, il monolite di arenaria Uluru, patrimonio mondiale UNESCO, è una delle tappe più richieste dai turisti. Noto anche con il nome di Ayers Rock, il sito viene scalato ogni anno da circa centomila persone. A lungo i locali hanno reclamato la sacralità del luogo, cercando di evitare arrampicate e camminate. Al momento è comunque permesso ai turisti di  arrampicarsi sull’Ayers Rock.

Secondo il mito, Tatji (la Lucertola Rossa) arrivò a Uluru, lanciò il suo kali (boomerang) che si piantò nella roccia. Tatji scavò la terra alla ricerca del suo kali, lasciando numerosi buchi sulla roccia. Questa storiaspiega alcuni fenomeni di erosione sul monolite. Non trovando il suo kali, Tatji morì dentro a una caverna; i grossi macigni che vi si trovano oggi sono i resti del suo corpo.

Un altro mito riguarda due fratelli bellbird (uccelli australiani della famiglia dei passeri) che cacciavano un emù. L’emù scappò verso Uluru e due uomini lucertola dalla lingua blu, Mita e Lungkata, lo uccisero. Alcuni macigni nei pressi di Uluru sarebbero resti dell’emù. Quando i fratelli bellbird arrivarono sul posto, Mita e Lungkata gli offrirono un piccolo pezzo di carne, dicendo che non c’era altro. Per vendetta, i fratelli bellbird incendiarono il rifugio degli uomini lucertola. Loro cercarono di scappare scalando la roccia, ma caddero e bruciarono. Questa storia spiega i licheni grigi sul masso nel punto dove presumibilmente gli uomini lucertola mangiarono l’emù (considerati traccia del fumo dell’incendio) e due macigni semi-sepolti (i resti degli uomini lucertola).

Ayers Rock Uluru

I miti del dreamtime sono rappresentate dai dipinti rupestri su Uluru. Per la tradizione, questi affreschi vengono ridipinti spesso;gli strati più antichi risalgono a migliaia di anni fa.

Dunque esistono ancora molte leggende aborigene e altrettante comunità, alcune delle quali ancora strettamente legate alla loro tradizione.

Seguendo un percorso alla scoperta delle popolazioni indigene non mancherà la possibilità di conoscere la loro cultura, la loro medicina e di assaggiare i loro cibi. Sarà interessante ascoltare miti e leggende direttamente da loro.

E’ possibile seguire diversi tour, come quello che parte da Katherine, oppure dal Queensland o ancora da Alice Springs.